Eccomi tornata con un altro articolo della mini-serie riguardante le differenti tipologie di turismi esistenti! Torneremo sui passi del turismo “generico”, per poi arrivare nei luoghi più pericolosi della Terra…quindi continuate a seguirmi!
Turismo Attivo e Passivo
Qual è la differenza?
Queste due tipologie di turismo sono anch’esse delle macro-aree, che non indicano esattamente dei modi di viaggiare; bensì, esse si riferiscono al modo di “fare turismo”.
Semplicemente: il turismo attivo comprende tutti gli spostamenti effettuati dai viaggiatori, in qualsiasi luogo, condizione e modalità. Il turismo passivo, invece, si riferisce ai territori che offrono un qualsiasi servizio turistico. In breve: le località offrono un servizio (turismo passivo) ad un cliente che lo utilizza (turismo attivo).
I Paesi che usufruiscono maggiormente del turismo attivo sono sicuramente quelli altamente sviluppati, i cui abitanti necessitano di evadere dalla routine quotidiana; per quanto riguarda le Nazioni che cercano di aumentare il loro turismo passivo, sono maggiormente caratterizzate da un grande patrimonio naturale, artistico e culturale, che permetta di attrarre turisti da tutto il mondo.
Turismo Estremo
Il turismo estremo, solitamente riconosciuto come “turismo dell’orrore” (che, in realtà, è solo una piccola parte dell’area totale nel turismo estremo), è caratterizzato dalla voglia del viaggiatore di visitare luoghi considerati pericolosi.
Questa tipologia di turismo si divide in moltissime categorie minori tra cui, però, spiccano: l’Urbex, gli sport estremi e le visite in luoghi ad alto rischio. L’Urbex è una pratica molto diffusa, ed altrettanto pericolosa, se non effettuata con le dovute precauzioni e protezioni; questa si incentra sulla scoperta ed esplorazione di luoghi abbandonati e/o in decadenza (dalle vecchie ville Cinquecentesche, ai più recenti cinema e parchi divertimenti).
Talvolta, con questo stesso turismo, vengono associati anche gli spostamenti relativi alla connessione con gli spiriti dei defunti, a cui ci possiamo ricollegare anche per i luoghi ad alto rischio; questi ultimi possono includere zone di guerra o, più semplicemente, zone caratterizzate da pericolosità di qualsiasi genere (l’esempio più lampante è Chernobyl, con annessa anche Prypjat).
Turismo Letterario
Il turismo letterario, come dice la parola stessa, unisce due passioni differenti tra loro, ma che possono comunque risultare complementari.
Di questa tipologia di turismo trovo molto interessante la storia; già dall’Ottocento, i figli dei ricchi possidenti di altre nazioni europee investivano tempo e denaro per girare l’Europa alla scoperta dell’arte, e quindi anche della letteratura. Da qui deriva anche la notorietà di alcune città italiane citate in poesie o romanzi, di autori che però non erano mai stati nel luogo da loro descritto.
Alcuni dei Paesi maggiormente conosciuti per aver ospitato autori di gran successo ed intelletto sono: Italia, Francia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Stati Uniti, Giappone e Irlanda.
Turismo Medico
Il turismo medico viene svolto da tutti coloro che si spostano dal proprio luogo di residenza per ricevere assistenza medica.
Le tipologie di trattamenti che si possono effettuare sono praticamente infinite: dalla cura di malattie, ad operazioni di tipo estetico. Ultimamente, grazie ad una diffusione sempre più ampia di questo movimento turistico, sono nati dei veri e propri “resort della salute”; pagando una somma aggiuntiva infatti, in molti casi è possibile risiedere (con anche eventuali accompagnatori) in una struttura propria dell’azienda medica, considerata come un classico hotel, tranne per la presenza costante di un’equipe di personale specializzato e pronto ad un qualsiasi intervento.
Le destinazioni principali per i clienti del turismo medico sono: Israele, Corea del Sud, Turchia, Portorico ed India (l’Italia sta iniziando solo ora ad introdursi in questo mondo, tramite delle start-up).
Turismo Mediatico
Il turismo mediatico viene ormai considerato quasi come una categoria di nicchia.
Questo tipo di turismo porta i viaggiatori a visitare i luoghi dei set cinematografici più famosi nella storia del cinema; allo stesso modo, chi sceglie questa tipologia di turismo non può perdersi occasioni esclusive come la Mostra del Cinema e le Prime proiezioni in lingua originale.
Il turismo mediatico può essere “svolto” in tutto il mondo, poichè ogni Paese possiede le proprie peculiarità cinematografiche, da scoprire ed ammirare.
Spero che anche oggi la vostra lettura sia stata soddisfacente, e come sempre ci “rivedremo” nel prossimo articolo. Con oggi, siamo già a 5 su 8…come passa il tempo! Intanto vi invito a suggerirmi qualche argomento di cui vi piacerebbe che parlassi nei miei articoli futuri, dopo aver ultimato questa mini-serie! Scrivetemi, o contattatemi su Instagram a @nixa2go per darmi dei consigli!